Io So

Nella mia ‘lingua’, “Non ho abbastanza tempo” si traduce spesso con: “Sto facendo tante altre cose che non vorrei fare ma che DEVO fare”.

Qualsiasi cosa facciamo per ‘dovere’ ma non nasce dal piacere profondo, dal donarci, dal nutrirci non potrà fare del bene a nessuno. Questa per me non è filosofia o belle parole ma scienza.

Se andiamo ad esempio a trovare qualcuno che non sta bene perché ‘dobbiamo’ farlo, ma profondamente vorremmo fare tutt’altro, il nostro aiuto sarà avvelenato e porterà un abbassamento di energia e un ristagno in noi e nell’altro, trasformandoci da crocerossini a sabotatori.

“Preferisco un percorso individuale” si traduce spesso con un’inconsapevolezza della profonda interconnessione che ci lega e ci sostiene.

In un gruppo la difficoltà di uno, la resistenza dell’altro, così come il successo, lo sblocco, la gioia di ciascuno sono inevitabilmente un dono per tutti.

I componenti di un gruppo non sono mai casuali, li abbiamo scelti con estrema precisione per permetterci certi passi nel nostro percorso.

Per chi è veramente voglioso di mettersi in gioco la vecchia storia che siamo separati ha sempre di più i giorni contati.

“Ormai è troppo tardi per me” nasconde una percezione del tempo totalmente falsificata da un’identificazione lineare e non ascensionale.

Un secondo di totalità, di estasi nel tutto, di abbattimento delle barriere, di espansione creativa dà il senso profondo a tutta una Vita e la trasforma per sempre.

IO SO CIÒ CHE TU GIÀ SAI

Basta imparare ad affinare la lettura dei sottotitoli. Ma certe traduzioni sembrano farci male e così facciamo finta di non conoscere più la lingua dell’Essere e cerchiamo dei messaggeri che ci parlino con la lingua dell’Amore.