Una delle pratiche più difficili che ho trovato in questa scuola chiamata Vita e’ lo Stop.
Nello specifico nel non rispondere parlare scrivere comunicare quando qualcosa ci ha toccato.
Sopratutto se pensiamo di aver ragione, se siamo proprio convinti di avere tutti i santi motivi per esprimere ciò che sentiamo ecco proprio in quel momento, se quella cosa ci ha attivato in qualche modo, DOBBIAMO fare del nostro meglio per fermarci e sentire quella cosa PRIMA di rispondere.
Come sappiamo se ci ha attivato? Se non ce la raccontiamo lo sappiamo.
C’è una persona che amo e stimo molto che quando mi incontra quasi sempre dopo un po’ che parliamo, dal nulla, mi chiede: “Quando ti sei arrabbiata l’ultima volta?”
Ma io me la dimentico ogni volta quella domanda e così quando accade diventa un dono prezioso.
Mi piace così usare quel momento per fermarmi e mettere a fuoco l’ultima volta che mi sono arrabbiata.
Il punto è che ciò che scopro e’ che torno non alla litigata ma all’istante in cui non sono riuscita a STARE con il sentire che quella situazione mi stava provocando.
Cosa mi aveva attivato?
Cosa stava dicendo di me?
Cosa stavo difendendo?
Perché non sono riuscita ad esprimermi amorevolmente?
Perché non sono riuscita a scherzare o portare leggerezza in quella situazione che stavo solo interpretando come tragedia e che in un attimo potevo trasformare in commedia?
Cosa stavo prendendo così seriamente?
E sopratutto Chi si stava arrabbiando?
Quale ferita, quale parte di me stava agendo in tutto quello?
Ecco! Questa è una cosa preziosissima da fare…e se non riusciamo a farla ‘prima’, anche ‘dopo’ e’ tutta salute.
Quindi…quando è stata l’ultima volta che ti sei arrabbiato?
E diamo anche valore ad ogni volta che siamo riusciti a ‘Stopparci’, respirando, andando dentro, sentendo, cambiando stanza, restando da soli, pregando il santo protettore o invocando l’angelo del giorno…valgono tutte!
Sarà come il profumo di un fiore, una musica soave che più la identifichiamo, più la scopriamo, più ci attirerà verso di se rendendo così sempre più naturale e istintivo lo Stop.
Perché è quello stop che taglia il filo del palloncino e lo riporta nel cielo blu dell’Infinito!
Work in progress… sempre
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