Quando mi sono diplomata all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, il lavoro che ho presentato all’esposizione finale ha avuto, con mia sorpresa, un grandissimo successo di pubblico e di critica.
In una delle sale espositive che ospitava la mostra, ho messo una grande costruzione di legno, un parallelepipedo rettangolare di circa 4m x 3m e 2m di altezza. L’opera era costruita con pareti di legno riciclato, un legno molto intenso e vissuto e pieno di graffiti e sfumature colorate. Trovandola così in mezzo alla sala e guardandola si aveva la sensazione che fosse semplicemente una grande scultura di “arte contemporanea”.
…poi in realtà, girando intorno alla costruzione e osservando più attentamente, si poteva scoprire che c’era in realtà un’apertura in uno dei lati, in una delle pareti, infatti, una piccola parte non era di legno ma di un materiale morbido in cui si poteva intravedere un taglio…e così…solo i più curiosi riuscivano a entrare infilandosi in questa morbida apertura.