La molletta
Qualche mese fa dopo aver steso i panni fuori casa notando che si stava alzando il vento il mio compagno si è avvicinato a me e con aria stizzosa mi ha detto “Ma quale donna stende i panni senza sistemare bene le mollette? Tra poco vola tutto”
Ricordo che qualcosa in quella frase mi colpì molto. Avevo varie giustificazione tra cui l’evidenza che le mollette lasciano un segno sugli abiti e che in realtà avevo messo una molletta su ogni capo in modo che non volassero.
Ma quello non era il punto.
Il punto era cosa si nascondeva dietro a quella frase,
cosa implicava per me un suo malcontento più ampio che stava usando le mollette come pretesto per esprimersi.
Sentii che la sua frase mi faceva sentire ‘sbagliata’ come donna, andava a rafforzare un’idea di me come ‘una donna che non sa occuparsi della casa’ con tutti gli annessi e connessi di quando un uomo dice certe cose ad una donna.
Ho ascoltato tutto quanto si stava muovendo dentro…e poi ho lasciato andare.
L’altro giorno, vari mesi dopo, mentre stendevo sola in casa i panni, mentre stavo mettendo una molletta su un lenzuolo, all’improvviso e’ tornato l’eco di quella frase: ‘Ma quale donna stende i panni senza sistemare bene tutte le mollette?’
Non ci potevo credere! Mesi dopo e quella frase era ancora dentro di me…
E così in una frazione di secondo ho realizzato quante ‘frasi’ ci portiamo dentro…quelle frasi che avresti voluto dire qualcosa ma non sei riuscito…quelle frasi dove la risposta ti è rimasta dentro…
e quanto sia importante riconnetterci con ciò che arriva ancora e poterlo osservare da un’altra prospettiva.
Ma il passo successivo è permetterci anche un’azione, una risposta, una relazione energetica nuova che nel momento libera quel qualcosa di cui non eravamo consapevoli che ci è rimasto dentro.
Dargli Voce!
E così, sola davanti al bucato con la molletta in mano, è arrivata ad alta voce dal nulla la risposta a quella domanda:
-“Quale donna?”
-“Io”
In quell’Io c’era una forza espansa, autentica, che profumava di unicità, indistruttibile.
E con lei la consapevolezza dell’assurdità dei ‘dobbiamo essere in un certo modo’.
E’ esplosa tutta la meraviglia di essere strani, a volte incomprensibili non prevedibili…diversi.
E di andare davvero bene così.
Con tutta l’accoglienza e la fermezza di amarmi e onorarmi così come sono.
Io…Sono
Oltre qualsiasi definizione
Io sono
E Io sono anche libera di essere una donna
che usa solo una molletta quando stende i panni.
E se arrivano echi di vecchie frasi che ci sono rimaste dentro…ancora in cerca di risposta…
Urlatele sussurratele confidatele al vento!
E sentirete il profumo del fiore unico che siete!
*Ho creato da poco la pagina Essere amore per dedicarla solo a queste condivisioni. Se ti piace leggere questo tipo di contenuti seguimi lì.
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